Dichiarazione sorprendente di Braathen: “Decido di ritirarmi, il sistema attuale non è più sostenibile”

La tensione crescente tra gli sciatori norvegesi e la loro federazione ha raggiunto un punto di rottura, portando a una sorprendente decisione. Lucas Braathen, 23 anni, stella nascente dello sci alpino e grande promessa per la prossima stagione, ha annunciato questa mattina durante una conferenza stampa a Soelden, teatro dell’imminente apertura della Coppa del Mondo, la sua decisione di ritirarsi dallo sport.

“Per proseguire nello sci con il sistema attuale, non dovrei solo rinunciare ai miei sogni, ma anche alla mia passione. Non sono disposto a farlo”, ha dichiarato un Braathen visibilmente commosso. “Pertanto, sono lieto di annunciare che mi ritirerò proprio qui, dove ho conquistato la mia prima vittoria in Coppa del Mondo. È finita. Non è una mossa per protestare o per vendetta. Vivo seguendo il principio di fare sempre ciò che mi rende più felice. Credo che il sistema attuale sia non solo illegale ma anche irrimediabilmente inadeguato. È ora di fare qualcosa.”

Braathen, che nel suo palmarès conta 5 vittorie in Coppa del Mondo (3 in slalom e 2 in slalom gigante) e altri 7 podi, ha avuto negli ultimi tre anni un rapporto turbolento con la federazione norvegese, principalmente a causa delle restrizioni legate agli sponsor, che limitano gli atleti all’uso dei soli marchi approvati dalla federazione.

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Il rapporto tra Braathen e la federazione, già teso per controversie simili che coinvolgevano altre stelle dello sport norvegese come Klaebo, Northug e Kristoffersen, si è ulteriormente inasprito a seguito di uno scontro sulla personalizzazione dei diritti e strategie di marketing. A settembre, Braathen ha fatto pubblicità a un brand di abbigliamento svedese non incluso tra i fornitori ufficiali della squadra norvegese, rivelando in seguito di essere stato trattato in modo “irrispettoso” e di sentirsi ora “felice” per la prima volta in sei mesi. Ha chiarito che la sua decisione non riguarda accordi di sponsorizzazione né l’ambizione di “essere il migliore al mondo”.

Nel corso del suo discorso di 20 minuti, lo sciatore, che l’anno scorso aveva vinto la coppa in slalom, ha espresso di sentirsi “libero per la prima volta dopo anni”. Ha inoltre criticato la pressione mediatica che lo ha dipinto per mesi come un “egoista” e “avido”, accusandolo di non avere a cuore gli interessi della comunità. Recentemente, la federazione ha imposto una multa a Braathen, che fino ad ora non ha adempiuto al pagamento, aggiungendo ulteriore tensione a una situazione già difficile.